La Tassonomia Europea: Un Quadro per la Finanza Sostenibile

Scopri come la Tassonomia Europea definisce le attività sostenibili e guida le imprese verso gli obiettivi climatici dell'UE.

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Tassonomia Europea

La Tassonomia Europea è un ambizioso quadro normativo adottato nel 2020, volto a classificare le attività economiche in base al loro contributo agli obiettivi di sostenibilità dell'Unione Europea. Progettato per supportare la transizione verso un'economia sostenibile, si allinea con gli obiettivi del Green Deal europeo e dell'Accordo di Parigi. La tassonomia è divisa in due rami principali: la tassonomia ambientale e la tassonomia sociale.

A Chi si Applica la Tassonomia?

La tassonomia si applica principalmente alle aziende soggette a obblighi di rendicontazione non finanziaria ai sensi dell'articolo 19a o 29a della Direttiva 2013/34/UE. Ciò include le entità di interesse pubblico (PIE) con più di 500 dipendenti e un totale di bilancio superiore a €20 milioni o ricavi netti superiori a €40 milioni. Le PIE includono:

  • Aziende con titoli quotati su mercati regolamentati europei,
  • Istituti di credito come definito nel Regolamento (UE) n. 575/2013,
  • Imprese di assicurazione come definito nella Direttiva 91/674/CEE,
  • Società madri di grandi gruppi, a condizione che soddisfino i criteri delle PIE.

Le aziende non soggette a rendicontazione obbligatoria possono pubblicare volontariamente il loro allineamento con la tassonomia. Dato il crescente "interesse degli investitori" per la rendicontazione ESG, la divulgazione volontaria dell'allineamento con la tassonomia può servire come elemento di differenziazione per le aziende, promuovendo la trasparenza e attirando investitori e partner attenti alla sostenibilità.

Tassonomia Ambientale

La tassonomia ambientale classifica le attività economiche secondo il loro contributo a sei obiettivi ambientali, tra cui la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici, la protezione delle risorse idriche e la transizione verso un'economia circolare. Aiuta le aziende e gli investitori a identificare e allineare le loro attività con gli obiettivi climatici dell'UE per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.

L'implementazione di questo quadro si basa su un processo in tre fasi:

  1. Identificazione delle attività ammissibili: Le aziende devono determinare se le loro attività rientrino tra quelle elencate nella tassonomia, che copre circa il 90% delle emissioni di gas serra dell'UE. Queste attività si estendono su 13 macro-settori, rappresentando aree critiche per l'azione climatica.
  2. Valutazione dell'allineamento con i criteri tecnici: Questo passaggio garantisce che un'attività contribuisca in modo sostanziale ad almeno un obiettivo senza danneggiarne significativamente altri. Le aziende devono anche rispettare le salvaguardie sociali minime basate su standard internazionali dei diritti umani.
  3. Pubblicazione degli indicatori chiave di prestazione: Le aziende non finanziarie devono divulgare la quota dei loro ricavi, investimenti e spese operative allineati con la tassonomia. Gli attori finanziari calcoleranno un "rapporto di asset verdi", riflettendo il loro allineamento con gli obiettivi di sostenibilità.

L'ambito della tassonomia si espanderà tra il 2024 e il 2026 con l'implementazione della Direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD), che includerà 38.000 ulteriori aziende europee, in particolare quelle con più di 250 dipendenti o 50 milioni di euro di ricavi.

Tassonomia sociale

Complementando la dimensione ambientale, la tassonomia sociale mira a indirizzare i flussi di capitale verso attività che rispettano i diritti umani e promuovono una governance aziendale responsabile. Introdotta nel 2022 dalla Sustainable Finance Platform (SFP), si concentra su tre obiettivi chiave:

  1. Lavoro decente, incluse le condizioni di lavoro nella catena di approvvigionamento.
  2. Standard di vita adeguati e benessere per i consumatori e gli utenti finali.
  3. Comunità inclusive e sostenibili, promuovendo l'uguaglianza e la coesione sociale.

La tassonomia sociale segue i principi metodologici della tassonomia ambientale, con obiettivi chiari e la richiesta che le attività non danneggino altri obiettivi sociali o ambientali. Le aziende devono inoltre dimostrare il rispetto dei diritti umani minimi e degli standard di governance.

Una visione olistica per la finanza sostenibile

La Tassonomia Europea, nella sua totalità, offre una visione chiara e coerente di ciò che l'UE considera sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che sociale. Serve come uno strumento cruciale per investitori e aziende che cercano di allinearsi con gli obiettivi di sostenibilità mentre dirigono i finanziamenti verso progetti con un forte impatto positivo. Con l'introduzione della CSRD e degli standard come l'ESRS (Standard di rendicontazione della sostenibilità europea), la tassonomia contribuirà a una maggiore trasparenza, rendendo più facile valutare la sostenibilità delle attività e incoraggiando la transizione verso un'economia più verde ed equa.

Se sei soggetto a queste normative o ti impegni volontariamente, ecco alcuni passaggi per prepararti all'implementazione:

  • Identifica le attività della tua azienda che rientrano nella tassonomia dell'UE.
  • Comprendi e padroneggia i metodi di calcolo per gli indicatori di sostenibilità e i criteri tecnici di allineamento.
  • Adatta i processi di raccolta dati o di produzione secondo necessità per garantire il calcolo degli indicatori di sostenibilità.

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